In Flames - Battles

Band: In Flames
Album: Battles
Etichetta: Nuclear Blast
Genere: Alternative Metal
Anno: 2016
Paese: Svezia
Consigliate: Le prime 4
Sentenza: The End

Quella degli In Flames è una delle debacle più terribili della storia dell'Heavy Metal. Paragonabile al periodo Load-Reload dei Metallica, il periodo Goth dei Kreator od il periodo Nu Metal dei Machine Head.
L'ultimo buon album che hanno fatto secondo me è "A Sense of Purpose" da li in poi poco o nulla è salvabile. La band ha perso il suo main songwriter ed è evidente che ogni canzone senza Stromblad sia un tentare di ricopiare l'estro geniale del chitarrista svedese. Si tratta di fotocopiare il passato e male cercando di modernizzare la band per rimanere a galla.

Stromblad non si sarebbe mai vestito così da hipster

Quello che ne esce è un ibrido pericolosamente in bilico tra l'heavy e l'indie rock con suonini e synth, cori da stadio stile BMTH e riff in drop. Troppo pesante per il mainstream, troppo leggero per i metallari, come detto già nelle recensioni di Siren Charms e Sounds... il progetto degli In Flames di andare a trovare nuovi fans nel mondo del metal "alternativo" è a mio modo di vedere un fallimento epocale.
Fuori la loro madre patria i numeri sono diventati sempre più piccoli tanto che in certe zone di Europa non tornano da ere geologiche. L'appeal Swedish Death è completamente sparito e se almeno la versione metalcore di A Sense... aveva un senso (AH AH AH) questi ultimi tre cd ibridi di alternative metal, indie rock, swedish metal ecc sono una delle cose di peggior gusto che abbia mai sentito. Friden stesso non è in grado di reggere certi toni ed è diventato come Oliver Sykes un vocalist dietro una console, praticamente tutti i ritornelli buli di questo cd sono fatti di cori di bambini o altri cori campionati, lui si limita a cantare qualche strofa ma nulla più.


Il contenuto dei riff è pressochè nullo, si arriva alla fine dell'album senza ricordare UN SOLO passaggio di chitarra, a volte servono proprio campioni di synth e batterie elettroniche per costruire le strofe tale è la mancanza di idee nelle partiture di chitarre. E' vero che ci sono diversi bei ritornelli ma come ho detto non mi sento di attribuirli alla farina del loro sacco. Saranno gusti miei personali ma non riesco ad empatizzare con questi ultimi cd, mi sanno di finto, mi sanno di lisciatori di mele, di chi cerca disperatamente di tenersi a galla avendo finito le idee da un bel pezzo. Non c'è quella scintilla che li ha fatti amare e di quegli In Flames che molti hanno amato non è rimasto praticamente nulla. Unica nota positiva secondo me è che Battles è almeno meglio di Siren Charms. Siren Charms è proprio brutto. PENZOLA (cit). Questo cd può piacere ma dipende da quanto siete inclini a voler sentire metal "mainstream", non vi frega dei riff, di sentire gli In Flames originali o di sentire campionature ovunque. Perchè si, secondo me, come il cd prima, questo disco glie lo ha riarrangiato qualche smanettone per renderlo più radio-friendly possibile partendo da idee loro. Purtroppo al contrario di un cd che ha subito lo stesso processo (Sempiternal) le idee da cui partiva questo disco non erano eccezionali.

Ma che cazzo ho ascoltato?

Riff-a-Mania: 50%
Personalità: 21%
Produzione: 80%

Totale: 5/10

Comments system