Avenged Sevenfold - The Stage, la recensione dell'apocalisse

Band: Avenged Sevenfold
Album: The Stage
Etichetta: Capitol Records
Genere: Alternative Metal, Hard Rock, Heavy Metal
Anno: 2016
Paese: USA
Consigliate: Fermi Paradox, Exist, Creating God
Sentenza: The Phantom Pain

Credo di avere dei problemi. Forse il mio articolo più letto di sempre è questo e quindi per fare VIEWS FACILI mi basterebbe riprendere quello stile ad appicicarlo a questo disco, ma non posso. Non posso perchè HTTK e questo nuovo The Stage non sono nemmeno lontanamente parenti.

La tristezza è che questo disco ha venduto la metà delle copie di quello prima.
Ciò è la dimostrazione che è più prolifico scimmiottare il passato che cercare nuove soluzioni, meglio cercare di emulare chi prima si è imposto che cercare un nuovo modo di imporsi. Tutto è tremendamente legato alle radici, a quello che funzionò in precedenza, ed oggi non si riesce a trovare nulla che funzioni come quello che funzionò un tempo, quindi tanto vale arrendersi all'evidenza. Questo per me è da ricollegare essenzialmente ad un fandome tragicamente anziano ed over 35 che influenza nuove e vecchie generazioni nella conservazione dei valori "prima è meglio" e "Non verranno mai più i bei tempi andati" congelando questa musica in una stasi a mio modo di vedere MORTALE.

(Fine primo tempo dei brontolii)





(Inizio secondo tempo dei brontolii)

La batteria usata dai A7X in questo album


The Stage è un album valido ma bipolare, magari manca di qualche ritornello che buchi la testa, come quelli che ora propongono i Ghost, ma a livello di guitar working secondo me siamo mille mila ere avanti gli ultimi 2 album. La finale Exist è un buon esempio della volontà che c'è nel gruppo di provare a tirare il cappello lontano senza necessariamente arrivare ad appenderlo, questo perchè come in Fermi Paradox o tutte le tracce migliori il lavoro di chitarra è eccezionale, magari anche l'arrangiamento orchestrale ma pare che le parti di batteria siano state scritte con approssimazione dai chitarristi su guitar pro e che Mr.Shadows abbia preso vecchi take di altri pezzi e li abbia appiccicati su queste nuove canzoni (per quel poco che canta). Il cantante del gruppo sembra essere più interessato a capire cosa sia e se ci sia un declino del gruppo più che capire se il cd che hanno rilasciato sia veramente finito o scritto a metà.

Mr.Shadows che scrive le nuove linee melodiche dell'album

La dualità nella band secondo me è evidente, metà del gruppo si è sbattuto per fare il cd e l'altra metà no. La batteria deve essere stata scritta per le pre-produzioni e da li non si è cambiata, solo così si spiegherebbe la mancanza di fill, cambi di accenti, una staticità ed una mancanza di gusto che è aberrante per un cd ed una band di questo livello.

Uno scatto dei momenti in cui si "registrava" la batteria di "The Stage"

E' un disco veramente strano da valutare perchè paragonandolo ai due album prima è sicuramente migliore in molti aspetti ma possiede gravi deficienze in altri ambiti che quelli prima non avevano, errori amatoriali e fondamentalmente dovuti alla voglia di sbattersi per dare un cd finito. Come sul gioco "The Phantom Pain", un ottimo lavoro fatto a metà, lo stesso si può dire per The Stage. Non posso criticarlo fino in fondo ma non posso elogiarlo fino in fondo. Ci sono delle cose che ho amato e cose che mi ha fatto impazzire dalla bruttezza. Quindi devo dire che mi è PIACIUTO un cd degli A7X? Devo Dirlo?.Mio Dio, sudo freddo, lo dico? SNI? HELP.


Di seguito quindi una valutazione del tutto ironica e senza senso.


Riff-A-Mania: 66%
Personalità: 66%
Qualità Audio: 66%

Totale: 6.66/10


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