Hungry Like Rakovitz - Nevermind The Light

Band: Hungry Like Rakovitz
Album: Nevermind The Light
Genere: Sludge, Grindcore, Chaotic Hardcore
Etichetta: Blasphemy Worldwide Records, GrindPromotion, Shove Records,Drown Within Records, Dingleberry Records, Controcanti, Icore Produzioni
Anno: 2016
Paese: Italia
Consigliate: Farewell To Solar System, Pagan Terrorism
Sentenza: RickGrimesCore


Il grindcore spesso su cd è una sega mostruosa, suoni di merda, canzoni dove non si capisce un cazzo, cantanti che grugniscono, blast a manetta, il tutto molto piatto, senza animo, veramente due coglioni enormi. Gli HLR sono l'esatto opposto, od almeno ci provano. Hanno dei suoni decenti, molto naturali, che ho apprezzato devo dire. Nelle canzoni non è ben chiaro dove inizi o finisca il concetto di grindcore e dato che non sono un estimatore di band come i Nasum o Wormrot o Mumakil (tanto per citare tre pilastri che molti apprezzano ed io rispetto) per me è una cosa positiva. Da un lato quello dei HLR è una variante abbastanza personale del genere e se ne esci estraniato è perchè hanno avuto le palle quadrate di far qualcosa di "tecnico" e di sforzare il songwriting verso una direzione e non essere l'ennesimo gruppo ameba. Dall'altro lato c'è la fatica nel decodificare il vero messaggio di un album che sembra essere bipolare in molti tratti. Il fatto che il gruppo non sappia identificare bene il proprio genere è una qualità, quando non capisci che cazzo stai suonando o A) stai facendo merda lavica o B) stai facendo qualcosa con un minimo di animo e personalità.
Visto che in questo caso è "b" muovo i miei elogi per uno dei dischi underground del genere con il songwriting più curato che abbia mai sentito.

Credo di non aver mai scritto "songwriting" e "grindcore" nella stessa recensione dal 2011

Ci stanno poi 2-3 tracce nell'album che sono i "classici" "mid tempo" per smorzare un po' la caciara. Ecco, a mio modo di vedere questi sono gli unici punti deboli dell'album che ripetono ossessivamente pochi pattern molto semplici e nonostante una relativa brevità non credo riescano quel tocco di atmosfera in più che è comunque rintracciabile in breve parti più groovy. Nonostante molte band grind non vedano una via di mezzo tra l'andare velocissimi ed il "non andare" per gli HLR c'è questa terza via, e questa via di mezzo significa poter raccontare molte più cose, avere una visione più ampia. Si vede che sono ragazzi che ascoltano altro, che non sono fossilizzati su un tema e ripropongono in un noioso copia-incolla i loro ascolti monotematici. Si vede che hanno voluto mettere dentro il calderone una visione più ampia, come è giusto che sia, prendendo vari elementi più simili a Neurosis o Converge, Oathbreaker o Young And In The Way. 

Quindi ***cane non è il solito Crust/core/Black metal/post hardcore che TUTTI ora fanno. Non è nemmeno il grindcore delle favelas fatto con 5 accordi alternati tra loro e la batteria scritta con i programmi della Chicco. Hanno provato a fare qualcosa in più, ed apprezzo veramente lo sforzo. Per quanto non ci siano canzoni che mi rimangono veramente in testa o grossi apici il cd nella sua interezza è godibile, ha attimi di genialità, altri meno brillanti, generalmente sempre più che sufficienti, ma se consideriamo la dimensione dell'uscita ed il suo contesto il risultato è soddisfacente. In più metteteci una cover molto poetica che fa intravedere un cuore da cuccioloni e vedrete che molti fan del genere si scopriranno amanti della band. Magari poi non ci capiscono un cazzo e non sanno nemmeno loro quello che hanno sentito (se senti la prima canzone dell'album e credi di aver capito che roba fanno sei un pirla) ma la copertina del cd è figa e quindi va comprato 

(ragionamento medio di chi ascolta questi generi) (anche perchè molto spesso è meglio il disegno della musica).

Quindi; non si capisce che genere fanno, lo fanno bene, hanno suoni naturali ed hanno una copertina molto bella, se queste cose non vi mettono curiosità allora tornate a sentire la 300esima copia dei Nasum. Il cd però ascoltatelo tutto, più volte, non le prime due canzoni, perchè esse non danno uno spaccato onesto di quello che la band vuole essere, ora più che mai questo è un cd grind che va ascoltato.

Riff-a-mania: 65%
Personalità: 70%
Qualità audio: 65%
Totale: 6.7/10


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